Tommaso de Vio

Gaeta, 20 febbraio 1469 – Roma, 10 agosto 1534

È tra i Domenicani che Tommaso De Vio studia teologia e imbocca una brillante carriera professorale; pur distolto da pressanti compiti interni all’Ordine, continua a pubblicare anche quando ne è nominato Generale nel 1508. A favore delle prerogative papali contro il conciliarismo e consapevole della necessità di una riforma della Chiesa, l’integro cardinal “Caietano” è sempre pronto a distinguo e restio a grossolane, radicali semplificazioni politiche; così anche di fronte a Lutero, che Leone X gli comanda – invano – di riportare alla ragione con un colloquio, quello dell’ottobre 1518, giustamente memorabile. In prima linea nei maneggi della Dieta imperiale del 1519, poi nel coordinamento degli sforzi contro il Turco in pressione all’est, infine vittima del fuoco amico di detrattori già controriformisti nonché del Sacco di Roma (1527), De Vio dedica gli ultimi suoi anni agli studi biblici. La strenua ricerca del senso letterale lo farà riconoscere tra gli iniziatori dell’esegesi cattolica.


Parte della serie Religiosi

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