Giulio Mazzarino

Pescina, 14 luglio 1602 – Vincennes, 9 marzo 1661

A Roma, dov’è allievo dei gesuiti e vicino come il padre ai potenti Colonna, Giulio Mazzarino si laurea in legge (1628) per servire il Santo Padre in un’attività diplomatica che, quando tratta a Cherasco (1631) per chiudere la guerra di successione al ducato di Mantova, lo mette in contatto con l’allora demiurgo della politica europea, il cardinal Richelieu. Ricevuta appena la tonsura e mai nemmeno prete, è comunque perché la Spagna gli fa negare la porpora a Roma che nel 1639 Mazzarino si fa cittadino francese, in virtù di un’intimità col Richelieu tanto profonda che proprio sull'estremo consiglio di questi Luigi XIII farà dell’ormai cardinal Mazzarino il primo ministro di Francia  (1642). Morto il re e stroncata la Fronda di principi e parlamentari, Mazzarino si giova dell’appoggio della regina reggente Anna d’Austria (cui nella leggenda lo lega un amore) per piegare l’assetto politico e amministrativo francese verso un sempre maggiore consolidamento dell’autorità centrale della monarchia; fautore a Westfalia (1648) e ai Pirenei (1659) del definitivo crollo delle pretese europee degli Asburgo, Mazzarino lascerà ad una Francia egemone prestigio diplomatico e predominio politico-militare abbastanza da dare a Luigi XIV materia per decenni di grandeur.

 

Parte della serie Religiosi

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