Reinhard Heydrich

Halle, 7 marzo 1904 – Praga, 4 giugno 1942

Violinista dilettante e atleta, Heydrich passa inizialmente dai Freikorps alla Marina, da cui viene allontanato per cattiva condotta. Le amicizie influenti lo avvicinano al Partito nazionalsocialista, dove Himmler nel 1931 lo mette a capo del nuovo servizio di controspionaggio delle SS, poi ribattezzato Sicherheitsdienst. Diviso tra ufficio e azione, si dedica con abilità e spietatezza alla raccolta di ogni informazione necessaria al controllo degli apparati e degli uomini-chiave della Germania della Repubblica di Weimar, presto assimilati alla piovra burocratica e poliziesca del Terzo Reich. Capo della Gestapo e protagonista della notte dei Lunghi Coltelli nel 1934 e di quella dei Cristalli nel 1938, l'anno successivo conferma il suo posto ai vertici del regime nazista col comando del nuovo Reichssicherheitshauptamt – nonostante le accuse che lo vogliono mezzo ebreo. Dalla fine del 1941 è governatore del Protettorato di Boemia e Moravia, incarico che svolge con crudeltà tale da guadagnarsi il soprannome di Boia di Praga. Qui viene ferito a morte in un attentato della resistenza cecoslovacca nel maggio 1942, pochi mesi dopo aver diretto la Conferenza di Wannsee, dove fu discussa e decisa la Soluzione finale della Questione ebraica.

 


Parte della serie Fascismi

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