Houston Stewart Chamberlain

Southsea, 9 settembre 1855 – Bayreuth, 9 gennaio 1927

Spinto ad amare la Germania dal suo precettore ginevrino, l’inglese Chamberlain mette radici sulle Alpi per passare a Bayreuth (1882), ove il fulminante incontro con Richard Wagner lo induce a studiarne l’opera e la vita: dall’enfasi con cui tratta l’eroismo teutonico del Lohengrin germina la vasta e tendenziosa analisi della cultura europea che nel 1899 Houston Stewart Chamberlain pubblica col titolo Die Grundlagen des neunzehnten Jahrhunderts (I fondamenti del XIX secolo). Qui riprende e sviluppa il pensiero razzistico di Joseph Arthur de Gobineau, elevando la categoria di razza a chiave di lettura dell’intera storia umana: risultato della combinazione dei migliori elementi indo-ariani e greci, la razza ariana è l’autrice della grandezza europea ed è destinata a dominare sul mondo vincendo le altre razze, tra cui quella ebraica ha inclinazioni fortemente negative. Letto e apprezzato fin nelle stanze del Kaiser Guglielmo II, Chamberlain si risposerà con la figlia di Wagner (1907) e non vorrà lasciare la Germania nemmeno durante la Grande Guerra: premiato con la Croce di Guerra e naturalizzato cittadino tedesco (1916), potrà così seguire da vicino e approvare l’assimilazione politica che nei primi anni Venti farà del suo pensiero Adolf Hitler.

 

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