Pulp: prestito lessicale dall’inglese, indicava in origine il tipo di carta utilizzato per la stampa di alcune riviste americane nate fra il 1920 e il 1950: “carta scadente”, non rifilata in polpa di legno (in inglese, appunto, pulp). Presto si è esteso a definire in maniera specifica il genere letterario che in queste riviste si esprimeva: una narrativa densa, esuberante,...
La strage nella redazione di Charlie Hebdo e i confini tra libertà e intolleranza
18 giugno 1961. La corsa del treno Strasburgo-Parigi si ferma all’altezza di Vitry-Le-François, quando un ordigno fa deragliare il convoglio causando 28 vittime e più di cento feriti. L’attentato, firmato dall’Organisation de l'armée secrète, è uno degli episodi più cruenti della guerra franco-algerina avvenuti su suolo europeo. Ieri,...
La classifica dei migliori film usciti in Italia nel 2014 per i redattori della sezione Cinematografo de L'Eco del Nulla. La Top Ten internazionale capitanata da Nuri Bilge Ceylan con Il regno d’inverno – Winter Sleep, Palma d'oro a Cannes, e chiusa da L'amore bugiardo - Gone girl di David Fincher, futuro candidato per la corsa agli Oscar del prossimo febbraio. Il regno d’inverno...
Orco: dal greco èrgo o èirgo “cingo, chiudo”, dunque “impedisco”, da cui òrchos “luogo chiuso” e orkàne “recinto”. Di qui il significato di luogo dal quale non si può uscire, che ha portato la parola “orco” a indicare gli inferi stessi e il loro re Plutone. Oggi è un personaggio tipico delle favole,...
Nèttare: combinazione delle parole greche nèkros “morte” e teròs “che protegge”. È dunque la bevanda che preserva dalla morte, elemento immancabile sulla mensa degli Dèi dell’Olimpo, tipicamente duri a morire. In poesia è sempre stato sinonimo per qualcosa di soave, poiché dolce è per i poeti il pensiero dell’immortalità.
Matto: dal latino madidus “bagnato, molle”, passato al latino parlato come mattu(m), nel significato di “ubriaco”. Un’altra interpretazione lo attribuisce al greco matàios “vano, stolto, demente”, ma è da preferirsi la fonte latina. Matto è dunque colui che ha movenze e atteggiamenti simili a quelli di un ubriaco.
Lama: questa parola possiede ben quattro accezioni diverse. La prima è quella meno conosciuta di “landa paludosa”, riconducibile al latino lacus e successivamente lama in spagnolo e portoghese. Tutti conosciamo l’accezione di “parte affilata di un coltello” che deriva dal francese; in tibetano blama, “superiore”; in peruviano applicato a definire tutte...
Inalberare: letteralmente “issare sopra un albero”, utilizzato inizialmente come termine nel linguaggio navale, si usa anche per definire il movimento che fanno i cavalli impennandosi. In senso figurato, si dice dell’umore che sale fino a vertici negativi e passa oltre, generando rabbia e irritazione.
Giacca: dal francese jaque (derivante dallo spagnolo jaco “cotta di maglia”) di cui l’italiano giacchetta che passa a giacca in tempi più recenti. È altamente probabile la derivazione dal nome proprio Jacques, Giacomo, che designava il contadino che indossava questo particolare tipo di indumento.