Guy Fawkes

York, 13 aprile 1570 – Londra, 31 gennaio 1606

È grazie ai compagni di scuola e al patrigno, cattolici convinti, che l’anglicano Fawkes riabbraccia Santa Madre Chiesa e quindi, per sostenerne attivamente la causa, passa la Manica e prende parte, tra le fila spagnole, alla lotta contro i protestanti dei Paesi Bassi. Non potendo gli spagnoli sollevare i cattolici inglesi, Guy Fawkes si lascia coinvolgere dai vecchi amici in un complotto inteso a uccidere, a mezzo esplosione, il protestante Giacomo I Stuart: è la combinazione tra fervore religioso e capacità militari che porta i cospiratori ad affidare proprio al Fawkes la mina allestita in una cantina sotto la Camera dei Lord di Westminster. Qui, allarmata da lettere anonime, la guardia reale lo trova in veste di guardiano della «Congiura delle polveri» la notte del 5 novembre 1605. Accusato di alto tradimento e torturato fino alla confessione, per evitare lo squartamento Fawkes si uccide con un tuffo dal patibolo, consegnandosi ai posteri prima come un fantoccio da bruciare ogni Guy Fawkes Night, poi come simbolo rampante dell’anarchismo postmoderno.

 

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