Gottlieb Daimler

Schorndorf, 17 marzo 1834 – Stoccarda, 6 marzo 1900

Figlio di fornai, il piccolo Daimler dimostra una spiccata propensione per l’apprendimento che gli dà brillanti risultati nelle materie tecniche e scientifiche. Lavorando con aziende britanniche specializzate in meccanica il giovane tecnico integra le sue conoscenze per arrivare ad una prima, fortunata esperienza direttiva con la Confraternita di Reutlingen. Qui fa due incontri fondamentali: la moglie e Wilhelm Maybach, che accompagna Daimler alla Deutz Gasmotorenfabrik AG, il cui fondatore, Nikolas Otto, aveva inventato il primo motore a quattro tempi. Gli alterchi con la direzione, oltre che peggiorare la salute del suo cuore malato, lo estromettono dall’azienda; ma Daimler s’impunta a perfezionare l’invenzione di Otto, che è gravata da una mole ingombrante, bassi rendimenti e problemi di accensione. Un’applicazione rivoluzionaria come la prima motocicletta e una solida esposizione scientifica del lavoro fatto sul motore convincono il tribunale a dare a lui il brevetto depositato da Otto. Da qui alla prima automobile, nel 1886, il passo è breve.


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