Filippo II di Spagna

Valladolid, 21 maggio 1527 – Escorial, 13 settembre 1598

Se il titolo imperiale e i domini d’Asburgo vanno allo zio Ferdinando, dal padre Carlo V Filippo eredita la Spagna vecchia con la Nuova e il predominio sull’Europa col controllo su Fiandre e Italia che la Francia gli conferma firmando Cateau-Cambrésis (1559). Devotissimo, Filippo II farà coincidere gli interessi del cattolicesimo intransigente della Controriforma con quelli suoi: ai Turchi contende il Mediterraneo occidentale e strappa Lepanto (1571), in Spagna accentra inflessibile su Madrid, annette il Portogallo, disperde le minoranze, annienta con l’Inquisizione il morbo protestante, stronca le libertà in Aragona come nelle Fiandre, che gli si ribellano dal 1581; trama con gli Stuart contro l’Inghilterra anglicana, ma nel 1588 il mare e il naviglio di Elisabetta gli colano a picco con l’Invincible Armada la talassocrazia iberica; regge la casa d’Asburgo che regge l’Europa e imbriglia la Chiesa sorvegliando Trento, ma declina allorché gli sfugge Parigi che per Enrico IV val bene una messa e lo dissanguano le Fiandre ostinate. Chiuso tra le sue carte, diffidente e crudele al punto che il figlio Carlos gli si ribella e l’intimo consigliere Pérez lo tradisce, morendo cala un fosco sipario sull’ultimo tentativo di egemonia spagnola.

 

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