18 marzo. Lima, Perù

Attraversando il Sud America, il viaggio di Arianna e Veronica nelle terre dei Neruda e dei Bolívar

18 marzo. Lima, Perù – Una delle prime cose che capiamo nella strada verso Lima è che in Perù si mangia bene, ma soprattutto si crea e si sperimenta. La tradizione culinaria del paese infatti è un vero e proprio orgoglio per i peruviani. Scopriamo una cucina varia e coraggiosa, dove i sapori antichi vengono valorizzati e spesso lavorati con ingredienti nuovi rubati ad altre terre e rielaborati con gusto. Siamo sorprese, assaggiamo tutto, dai banchetti in strada alla cucina fusion e niente delude le aspettative.
Lima ci accoglie come una maestosa regina che guarda il Pacifico dal suo balcone di terra. Una metropoli che vive in una confusione mitigata dal vento del mare e che ha ancora la capacità di raccontarti la sua storia, nonostante i grattaceli che ora la abitano. Per noi è una sorpresa molto gradita, tanto che decidiamo di allungare la nostra permanenza. Qui molti di coloro che avevano lasciato il paese sono poi tornati richiamati da quella voglia di fare e di progresso che negli ultimi otto anni sta cambiando velocemente il volto della capitale.
Lima deve molto al mare, sia per i suoi scambi commerciali, che per il respiro che dona alla città, ai cittadini e a chi come noi la sera si trova a passeggiare su quel suo lungomare infinto. Ed è proprio camminando qui che incontriamo Barranco, un quartiere giovane e vivo che accoglie progetti innovativi, come il "microteatro", e molti locali che fino ad oggi ci sono sembrati i più liberi e aperti che abbiamo incontrato in questo nostro cammino. Sappiamo però (e lo notiamo nella strada in autobus che ci permette di vedere ad occhio nudo la stratificazione sociale) che Lima può essere considerata una "grande bolla" all'interno di un Perù che oggi, con un tasso di povertà ancora molto alto nonostante il turismo, continua a vivere in maniera più arretrata dei suoi paesi vicini.

testo Veronica Pinna | fotografia Arianna Del Grosso

 

 

Dal 3 febbraio, Roma – Caracas, al 29 aprile, Buenos Aires – Roma, Arianna e Veronica viaggeranno Attraversando il Sud America per il loro documentario girato "zaino in spalla, con mezzi locali, senza nessuna troupe", come scrivono nella presentazione del loro progetto. Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina. Di città in città, di paese in paese ci racconteranno il loro viaggio con una fotografia alla settimana: uno scatto, un luogo, un volto per raccontare le terre dei Neruda e dei Bolívar

Ciò che ci interessa è rilevare forme espressive quali la poesia, la danza, la scultura, il teatro, il cinema e l'influenza dei luoghi, che hanno dato vita all’importante fermento creativo consentendo a queste terre di preservare la loro forte energia vitale.  Quanto il contatto con la natura e il rispetto della terra Madre nutre la sensibilità di una popolazione così creativa? Sarà l’acqua, il cibo, la terra, la natura, il loro passato, quello che si tramandano di padre in figlio, l’impronta di civiltà millenarie? Noi stiamo con l’intenzione di ricercare e registrare tutti quegli elementi che si imporranno al nostro sguardo come tracce e forme di sensibilità che sostengono quella terra. Ve lo vogliamo raccontare zaino in spalla e telecamera al collo semplicemente e per nulla semplicemente così paese dopo paese, attraversando il Sud America.

Aiutate Arianna e Veronica nel loro progetto! Versate il vostro contributo all'IBAN IT03B0760105138231230831235, intestato a Veronica Pinna, con la causale "Attraversando il Sud America"!


Parte della serie Attraversando il Sud America

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