15 febbraio. El Cienago, Venezuela

Attraversando il Sud America, il viaggio di Arianna e Veronica nelle terre dei Neruda e dei Bolívar

15 febbraio. El Cienago, Sierra Nevada, Venezuela – Partiamo alla volta di Gavidia, piccolo paese nelle Ande venezuelane. Quello che andremo ad affrontare è il “Cammino dei Conquistadores” ovvero il percorso che percorrevano gli indios e i soldati per trasportare le merci dalla montagna alla città. Saranno cinque giorni di cammino, dai 3.600 metri fino alla pianura. Quando partiamo, all’alba, non abbiamo assolutamente idea di quello che ci aspetta. Il paesaggio si trasforma  incredibilmente davanti ai nostri occhi regalandoci la possibilità di vedere gran parte dell’ecosistema venezuelano. Dal Páramo andino alla selva tropicale, dai boschi di latifoglie fino allo Llano. Unico comun denominatore è il torrente che trasformandosi anch’esso ci accompagnerà durante tutto il cammino.
Ci fermiamo ogni notte in una casa diversa, l’unica che incontriamo a distanza di circa 10 ore di cammino. Queste abitazioni sono rimaste ai primi del Novecento e le famiglie che ci ospitano vivono senza acqua calda e spesso senza corrente elettrica. Le strade non esistono, i mezzi di trasporto sono cavalli o muli. La cucina è il luogo più vissuto, dove la padrona di casa, affiancata da tutte le generazioni di donne, cuoce con fuoco a legna alimenti di allevamento e di coltivazione propria. La comida consiste sempre in un unico piatto di riso con pollo o uova e arepas, pagnotte tipiche venezuelane. Siamo sorprese di come la vita scorra con tempi diversi qui: le giornate sono scandite esclusivamente dalla luce del sole.
Concludiamo questo percorso bellissimo a Barinas dove ci rendiamo conto che è anche arrivato il momento di salutare i nostri compagni di viaggio che a causa della situazione politica non possono attraversare la frontiera. Ed è proprio lì, mentre camminiamo assieme ai militari e ai pochi venezuelani che riescono ad avere il timbro di uscita che ci rendiamo conto di essere proprio noi stesse le uniche “turiste” che abbiamo incontrato durante il difficile attraversamento.

testo Veronica Pinna | fotografia Arianna Del Grosso

 

 

Dal 3 febbraio, Roma – Caracas, al 29 aprile, Buenos Aires – Roma, Arianna e Veronica viaggeranno Attraversando il Sud America per il loro documentario girato "zaino in spalla, con mezzi locali, senza nessuna troupe", come scrivono nella presentazione del loro progetto. Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina. Di città in città, di paese in paese ci racconteranno il loro viaggio con una fotografia alla settimana: uno scatto, un luogo, un volto per raccontare le terre dei Neruda e dei Bolívar

Ciò che ci interessa è rilevare forme espressive quali la poesia, la danza, la scultura, il teatro, il cinema e l'influenza dei luoghi, che hanno dato vita all’importante fermento creativo consentendo a queste terre di preservare la loro forte energia vitale.  Quanto il contatto con la natura e il rispetto della terra Madre nutre la sensibilità di una popolazione così creativa? Sarà l’acqua, il cibo, la terra, la natura, il loro passato, quello che si tramandano di padre in figlio, l’impronta di civiltà millenarie? Noi stiamo con l’intenzione di ricercare e registrare tutti quegli elementi che si imporranno al nostro sguardo come tracce e forme di sensibilità che sostengono quella terra. Ve lo vogliamo raccontare zaino in spalla e telecamera al collo semplicemente e per nulla semplicemente così paese dopo paese, attraversando il Sud America.

Aiutate Arianna e Veronica nel loro progetto! Versate il vostro contributo all'IBAN IT03B0760105138231230831235, intestato a Veronica Pinna, con la causale "Attraversando il Sud America"!


Parte della serie Attraversando il Sud America

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