Wernher von Braun

Wirsitz, 23 marzo 1912 – Alexandria, 16 giugno 1977

Un’intelligenza ai limiti della genialità permette a Werner von Braun di laurearsi in fisica poco più che ventenne. La Weimar impegnata al disarmo lo mette al lavoro sulla nuova e non convenzionale tecnologia missilistica, cui von Braun è da sempre appassionato; il Terzo Reich inneggiante al riarmo lo vede assunto dalla Whermacht e nominato direttore di quel centro studi di Peenemunde che dà alla luce il razzo V2 tristemente famoso per la Londra bombardata della Battaglia d’Inghilterra. Una fuga rocambolesca con l’Armata Rossa alle calcagna lo porta negli Stati Uniti, le spalle gravi di un irremovibile fardello morale. È subito alla Nasa, dove mette le sue straordinarie capacità al servizio di Uncle Sam ora in corsa contro i sovietici. La paternità del razzo Jupiter-C che mette in orbita il primo satellite statunitense e soprattutto del vettore Saturno-V che porta l’uomo sulla Luna lo consacra ad una fama eroica capace di trascendere i trascorsi tedeschi e mantenersi pura nell’alveo del mito del progresso americano.


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