Carl Barks

Merrill, 27 marzo 1901 – Grant Pass, 25 agosto 2000

Nato in un’isolata fattoria dell’Oregon, è solo sulla fine degli anni Venti, dopo una serie di lavori ingrati, che Carl Barks approda in pianta stabile al mondo del fumetto. Disney lo prende nel 1935 per un ruolo comprimario nell’animazione, ma ben presto emergono le straordinarie qualità di sceneggiatore che in breve fanno di Barks uno degli autori più apprezzati, specialmente per la sua inesauribile vena di gag originali e divertenti. Nell’universo disneyano il cartoonist dell’Oregon  si affeziona in particolare a Paperino, cui dà il taglio estetico e caratteriale definitivo, ma non solo; Barks crea per lui un nuovo mondo di paperi (da cui il nomignolo di Duck man) che riempie di personaggi vecchi e nuovi, primo fra tutti Zio Paperone, l’Uncle Scrooge ripreso dal Canto di Natale dickensiano. Forse più flessibili (e umani) dei colleghi di Topolinia, i suoi personaggi gli danno una popolarità rimasta inalterata nei decenni di una vita molto lunga, che l’ha visto continuare a scrivere storie fino alla vecchiaia più inoltrata.


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