Caracalla

Lione, 4 aprile 188 – Carre, 8 aprile 217

Caracalla, così chiamato dal cappuccio gallico della sua tunica, nasce Lucio Settimo Bassiano e si fa Marco Aurelio Antonino quando, nel 198, l’associa al potere suo padre, il Settimio Severo vincitore dell’annus longus 193, inizio di una «monarchia militare» destinata a cambiare l’impero. «Andate d’accordo, arricchite i soldati e non preoccupatevi degli altri» si sentono dire dal padre morente i fratelli Geta e Caracalla: ucciso Geta, Caracalla obbedisce aumentando il soldo alle legioni e riformando la monetazione per aumentarne il potere d’acquisto, tanto obbligato a cercare l'indispensabile favore dei militari quanto indifferente ai senatori e ai cavalieri della classe dirigente tradizionale. Contro le differenze giuridiche tra italici e provinciali, non più giustificate dal tessuto sociale di un impero ormai “globalizzato”, Caracalla promulga nel 212 la Constitutio Antoniana che crea la figura universale del suddito tenuto a pagare ogni tassa. È interprete capace delle tradizioni imperiali fino alla morte violenta infertagli dalla sua stessa guardia.


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