Aleksandr Nevskij

Pereslavl’-Zalesskij, 30 maggio 1220 – Gorodec, 14 novembre 1263

Figlio del potentissimo Jaroslav principe di Vladimir, Aleksandr è eletto principe di Novgorod (1236) e guadagna il suo Nevskij col vincere gli Svedesi alla confluenza tra i fiumi Izhora e Neva (1240), battaglia che ne accresce l’ascendente tanto da farlo cacciare dalla stessa Novgorod; la città, però, lo richiamerà contro i tedeschi dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici quando questi intraprendono la cristianizzazione manu militari delle regioni baltiche sull’onda di una forte espansione demografica e commerciale: disegni di conquista che Nevskij cancella facendone strage sul Lago Ghiacciato (1242). Intenzionato a riunire sotto di sè il disgregato cosmo dei principati rus', Aleksandr Nevskij acquista dalla soverchia potenza dell’Orda d’Oro la gestione di quella paura dei mongoli che è l’unico collante possibile per principi, nobiltà e clero, pagando il consueto prezzo della curatela degli interessi del Khan: è questo infatti a legittimarlo quale gran principe di Novgorod nella tradizionale cerimonia dello yarlik. Obliterata dalla memoria quest’inevitabile sottomissione, da morto Nevskij sarà fatto santo locale per essere poi canonizzato nel 1587 da una Chiesa Ortodossa entusiasta della sua lotta contro le interferenze papiste e assurgerà a simbolo dell’opposizione all’invasore occidentale prima con Pietro il Grande e poi con Stalin, che per due idee diverse di patria vorranno dedicare alla memoria del principe di Novgorod un Ordine militare.

 

 

Commenta