Wilhelm von Humboldt

Potsdam, 22 giugno 1767 – Tegel, 8 aprile 1835

All’eletta educazione ricevuta nel castello paterno di Tegel e a Berlino il giovane Wilhelm fa seguire studi universitari di diritto e politica a Francoforte, a Gottinga e infine a Jena, dove lo trascina l’amicizia con Friedrich Schiller, che gli ha presentato la Karoline von Dacheröden che sarà sua sposa. Il prestigio del letterato gli dà modo di avviare una fortunata carriera nella diplomazia prussiana culminata al Congresso di Vienna, nonché di assumere importanti incarichi agli Interni circa il culto e l’istruzione; qui eleva gli standard delle scuole elementari e getta le basi dell’università berlinese che oggi porta il suo nome. Ma è nello scontro col cancelliere Hardenberg sull’opportunità di una Costituzione che emerge il Wilhelm von Humboldt corifeo del liberalismo: allo Stato «male necessario» è concessa la facoltà di far superare agli individui il proprio isolamento, ma lo si vuole ridotto a garante della sicurezza esterna ed interna, così che, rimossa ogni coercizione d’ordine morale e intellettuale, possa prodursi quello «sviluppo umano nella sua più ricca varietà» che è al centro del Saggio sui limiti dell’azione dello Stato (postumo, 1851) e che John Stuart Mill citerà in apertura del suo On liberty (1859).     

 

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